“Che Dio ti benedica
e custodisca sempre/ possano i tuoi desideri tutti avverarsi
possa tu sempre aiutare gli altri e lasciare gli altri
aiutare te.
Possa tu costruire una scala fino alle stelle/ e salirvi
gradino per gradino,
possa tu rimanere per sempre giovane"
E Misha disse alla
mamma: “a ma allora io vi ho fatto tornare giovani”
E si Misha è proprio vero, anche se di fatto e non di nome,
anche se più per contenuti che per età.
Ma in realtà non è
tanto per quello che facciamo, tipo giocare a palla per ore, o stare pomeriggi
nella piscina dei piccoli a Cilavegna. Non è neanche per la inedita competenza che ci stiamo facendo sui
parchi e su chi li frequenta. Neppure
per la rinnovata scienza nel palinsesto
della tv dei ragazzi.
Nemanco il fatto di dover ripartire da capo nello spiegare i concetti basilari ( tipo
perché il sole tramonta, perché la barca
galleggia, perché gli uccelli volano etc.).
La vera gioventù è stata conquistata nel fare tabula rasa
delle vecchie abitudini (che a onor del vero apprezzavo tantissimo) per fare posto al tuo futuro, ma
soprattutto quello che ci fa tornare
giovani è l’incanto nel vederti
guardare il mondo : la meraviglia che dimostri di fronte alle cose, la grave concentrazione da cardiochirurgo
quando giochi ad “angry birds” e
persino “paperissima” diventa struggentemente poetica quando ti fa
ridere di cuore, manco l’avesse scritta
il Leopardi.
Qualcuno disse che gioventù significa non avere rimpianti,
io penso significhi provare ancora meraviglia
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